utorak, 30. lipnja 2015.

MUŠKO ŽENSKE RELACIJE POD KANONIMA KLASNE ANIMALNOSTI

KRALJICE MAJKE Zaposlene mame rade bar 40 sati tjedno. Što mislite, koliko sati tjedno još odrade zbog obitelji?

  • Najteži posao na svijetu
    Foto: Colourbox
Objavljeno: 23.06.2015
Svi o njima pričaju, no nitko ne poduzima konkretne korake kada je u pitanju realizacija prijedloga koji bi zaposlenim majkama olakšali ili isplatili izuzetno napornu svakodnevnicu obuhvaćenu mnogim poslovima i različitim obavezama.
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Jedno od najgorih robstva suvremenog klasnog društva svakako pripada zaposlenoj majci, kojeg ona čutke podnosi- što je ujedno čini daleko jaćom od najprsatijeg, kičavog i uobraženog muškarčine.

GORUČE PITANJE SUVREMENOG ČOVJEKA

BEZIZLAZNA SITUACIJA

SPREMA SE NAJVEĆI DRŽAVNI BANKROT U POVIJESTI! Stručnjaci tvrde: 'Ako se odluče na štednju, bit će im još gore!'

  • LOUISA GOULIAMAKI
Objavljeno: prije 1 h i 18 min
Grčka je već 2012. tehničkim bankrotom nadmašila stečaj Argentine iz 2001. godine

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Komentar ovog bloga 
Uvijek je bilo lakše pojmiti pojavu razularene animalnosti što se milenijima kalila između nekolicine posjedničkih grabežljivaca i bez posjedničkih masa, nego kontemplacijskim rezonom zdravog  razuma pojmiti tu našu suvremenu opće-ljudsku indolentnost prema vlastitim poniženjima aktualne objektivne sadašnjosti, i nedostatku bilo kakve odgovornosti prema vlastito na-rođenim  pokoljenjima.
Dok se tu ne zbije jedan revolucionarni obrat u sveopćoj savjesti, u toj našoj biološkoj vrsti, kao da još jedino predstoji ona sumanuta vjera u zagrobnu esenciju vječno  blaženog nihilizma.

www.severinomajkus.com

BAREDINE EXHEBITION

       The multicultural  Istria  as a part of  Baredine show, from 5.to 30. September,2015
                                                   www.severinomajkus.com

ponedjeljak, 29. lipnja 2015.

Marcello Foa

Passaparola: Russia-Stati Uniti, prove di guerra mondiale - di Marcello Foa


Marcello Foa
 - Un saluto agli amici del blog di Beppe Grillo, ben ritrovati visto che non è la prima volta che ho il piacere di parlarvi. Per spiegare che cosa accade tra Russia e Ucraina in realtà bisogna capire il rapporto tra Russia e Stati Uniti, perché dietro gli avvenimenti in Ucraina c’è una strategia degli Stati Uniti, volta da un lato isolare la Russia, dall’altro a prendere il controllo dell’Eurasia, ovvero a creare un corridoio che dall’Europa occidentale arrivi fino all’Asia e per realizzare questo corridoio, il controllo dell’Ucraina è cruciale.
Blog – Il 14 marzo 2014 tu titolavi un tuo articolo: “Ucraina: il segreto che nessuno spiega (e che dovreste sapere…), ci spieghi quali sono le vere ragioni che hanno portato al conflitto fra Russia e Ucraina? E in questo scenario, che ruolo ricoprono gli Stati Uniti d’America?

E’ un processo in corso da dieci anni, che viene combattuto con mezzi non convenzionali, dapprima, i più attenti se lo ricorderanno, la Rivoluzione Arancione del 2004 quando una rivolta popolare rovesciò il regime filorusso dell’epoca. Noi oggi sappiamo con certezza, era una finta rivoluzione popolare, ovvero l’uso della massa, per fini golpistici di fatto, cioè si rovescia un regime o un’elezione. Quell’episodio ebbe breve durata perché i russi riuscirono a riprendere il controllo dell’Ucraina e piazzarono Ianucovich che fu eletto regolarmente e quello che è accaduto ormai un anno fa è molto, molto sottile. Ovvero gli americani durante i giochi olimpici di Soci ed è un dettaglio che è sfuggito a molti, organizzarono una rivoluzione di massa, popolare, usando però, questo è un aspetto molto importante, delle truppe neonaziste e dovevano fare sì che il rovesciamento del regime Ianukovich finisse prima della fine dei giochi olimpici, perché? Perché durante i giochi olimpici di Soci, Putin non poteva reagire con la forza.
Blog – In data 8 giugno 2015 torni sul tema e sul tuo blog scrivi: “Perché Putin in fondo ha ragione”, lo spieghi anche noi?
Marcello Foa - Io seguo la Russia da tantissimo tempo e non riesco a trovare un solo episodio, e sfido chiunque a trovarlo, in cui la Russia ha destabilizzato il mondo, in cui la Russia ha fatto operazioni di politica estera per raggiungere obiettivi non dichiarati, colpi di stato, invasioni, come faceva l’Unione Sovietica. Ebbene da quando il comunismo è caduto, la Russia non ha più fatto nulla per essere un problema geostrategico, perché ha scoperto dopo i drammatici anni di Eltsin di essere un Paese ricco di risorse naturali e da quando Putin ha preso il potere la loro unica ambizione è stata quella di arricchirsi, di essere membri dell’economia globale, di poter, gli oligarchi, essere stramiliardari come sappiamo bene, con quelli eccessi, la sua unica ambizione era di essere accettata dalle altre potenze e di poter contribuire allo sviluppo dell’economia mondiale.
VIDEO La Cina sta con la Russia
Quando però gli Stati Uniti hanno iniziato questa tecnica di rovesciamento dei regimi, con le rivolte popolari, nella Jugoslavia di Milosevic, poi ci fu la Rivoluzione delle Rose in Georgia. In quel momento Putin si è allertato perché dopo alcune settimane è arrivata la Rivoluzione Arancione a Kiev, a quel punto la Russia ha capito che gli Stati Uniti stavano applicando delle tecniche per cui non intendevano lasciare in pace la Russia e permetterle di partecipare all’economia mondiale e rispettare le sue aree di influenza, che erano l’Ucraina e qualche repubblica a sud della Russia, per cui in Asia. Perché dico che Putin in fondo ha ragione? Perché dice: “Troviamo un accordo, sediamoci, non creo problemi”, la gente dice: "Sì ma Putin ha invaso la Crimea dopo che c’è stato un colpo di stato a Kiev" come risposta, adesso c’è stato l’annuncio che Putin dispiegherà dei missili nucleari, ma perché l’ha fatto? Perché l’America ha appena annunciato il dispiegamento di forze militari della Nato ai confini con l’Europa dell’est. Ecco perché secondo me in questa crisi drammatica, sono molto preoccupato, la responsabilità purtroppo è degli Stati Uniti.
VIDEO La Brigata Azov
Blog – In questo braccio di ferro tra Russia e Stati Uniti d’America come si colloca l’Europa?
Marcello Foa - Sull’Europa bisogna considerare un altro aspetto, ancora una volta purtroppo c’è un discorso che il Vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha fatto all’università di Harvard, di cui trovate traccia anche sul mio blog, in cui ammette di aver costretto gli alleati europei a imporre le sanzioni alla Russia, perché gli alleati europei non avevano alcuna ragione per andare a fare muro contro muro con la Russia. Il perché è molto semplice, la Russia ci fornisce il gas, la Russia rappresenta un mercato di sbocco per i nostri prodotti fenomenale e noi abbiamo tutto l’interesse che i rapporti con la Russia siano stabili, però quando sono arrivate queste pressioni fortissime degli Stati Uniti, tutti i paesi europei si sono allineati.
Blog – Quali sono le conseguenze per l’Italia? Secondo te quale dovrebbe essere l’atteggiamento del Governo italiano nei confronti della Russia?

Marcello Foa - Per l’Italia è un danno enorme! L’Italia aveva nella Russia un mercato di sbocco fenomenale per i prodotti agroalimentari, c’era un interscambio fortissimo, crescente, anche solo turistico, ma non solo, che in un paese in crisi com’è l’Italia senz’altro faceva bene. Purtroppo in questi casi prevalgono non ragioni di alleanza, ma pressioni talmente forti perché gli Stati Uniti vogliono davvero regolare i conti con la Russia, vogliono far sì che il cambiamento in Ucraina diventi permanente. Secondo me l’obiettivo ultimo è provocare un cambiamento di regime a Mosca, costringere la Russia a cedere, i russi a ribellarsi contro Putin e per cui mettere un regime più filoamericano a Mosca e questa è una partita davvero pericolosa! Io sono molto preoccupato. Vedo molta passività da parte del nostro governo, non c’è alcun tipo d’iniziativa, non mi sembra ci sia neanche il tentativo di difendere gli interessi dell’Italia, il vero rischio è che questa crisi tra Russia e Stati Uniti degeneri in una guerra vera e propria e noi abbiamo bisogno di tutto, fuorché di una guerra che si svolge in linea d’aria a pochi chilometri dalle coste italiane e abbiamo men che meno bisogno di rischiare di essere bombardati perché l’Italia ha qui delle basi militari. Veramente io sono molto, molto preoccupato perché vedo molta irresponsabilità, vedo un desiderio di raggiungere questi obiettivi a qualunque costo e la Storia insegna che quando c’è irragionevolezza le conseguenze sono sempre drammatiche, Dio non voglia che si arrivi a una guerra ma non possiamo escluderlo. Passate parola!

BLOG DI BEPPE GRILLO

Prima di tutto vennero a prendere i pensionati #lagranderapina

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granderapina.jpg

Le vostre immagini (0) su: #lagranderapina

I nostri creditori internazionali, in sostanza coloro che hanno comprato i nostri titoli pubblici, di cui detengono il 35% pari a circa 700 miliardi, di cui 156 miliardi di euro in mano a Germania, Francia, Bce e istituzioni finanziarie europee, li vogliono indietro senza fare sconti, senza mettere mano a una distribuzione del debito derivante dall'introduzione degli eurobond o dall'eliminazione del fiscal compact o dall'uscita dall'euro. Per pagare i creditori l'unica possibilità è la svalutazione del lavoro interno, trasformando gli italiani in schiavi moderni, e l'azzeramento dei diritti dei lavoratori e delle garanzie sociali.
La politica del burattino Renzie che oltre a mantenere le promesse fatte a Bruxelles è tenuto per le palle da Berlusconi senza il quale il suo governo non durerebbe una settimana, è quella di garantire i creditori e farlo sembrando di sinistra e contando balle è plus facile.
Prima di tutto bisognava parlare di "riforme" per far inghiottire il rospo
E fummo contenti per questa ventata d'aria nuova
Poi bisognava annullare il Senato elettivo
E fummo felici perché tutto sarebbe stato più veloce
Poi era necessario annullare il Parlamento a botte di decreti, alcuni neppure scritti
E esultammo per il decisionismo del Governo
Poi ci accorgemmo che nei decreti venivano annullati i diritti dei lavoratori
Ma ci spiegarono che era per far ripartire l'economia
l'articolo 18 in cambio di investimenti era un baratto che non si poteva rifiutare
Poi vennero la disoccupazione più alta d'Europa
e capimmo che eravamo una nazione di bamboccioni
poi le tasse più alte d'Europa
ma ce le meritavamo in quanto evasori
Le partite Iva vennero massacrate
ma era giusto così, avrebbero dovuto trovarsi un lavoro dipendente o emigrare, come tutti gli altri
Poi vennero a prendere gli extracomunitari
E fummo deliziati perché rubavano il lavoro agli italiani
(anche se di lavoro non ce n'era più)
Infine per far quadrare i conti rimanevano solo tre categorie di spesa,
in effetti le più costose per lo Stato.
Si trattava prima di demonizzarle e poi spolparle, un esercizio renziano già sperimentato con successo
Si alzò quindi l'età pensionabile fino a 70, poi 75, poi 80 anni, tutte pensioni d'oro sopra i 2000 euro e nessuno disse nulla, i vecchi non avevano pagato tutti i contributi, che volevano?
Poi si attaccarono gli sprechi della Sanità, esercizio facile facile in quanto infiltrata e corrotta in gran parte dai partiti in ogni Regione, per fare tagli lineari, si chiusero ospedali e nessuno fece un fiato
In ultimo vennero licenziati in massa i dipendenti pubblici additati come lazzaroni con una preventiva campagna d'odio che li contrapponeva ai privati
E tutti vissero infine miserabili e contenti.
Le entrate dello Stato (bilancio 2011) corrispondono a circa 450 miliardi tra imposte dirette (237)
e indirette (174). Senza gli interessi sul debito pari a circa 100 miliardi, lo Stato produce un avanzo attivo. Più aumenta il debito, oggi arrivato a 2.157,5 miliardi, più vengono erose le spese correnti. Quindi o si riduce il debito uscendo dall'euro o si taglia tutto il tagliabile con il machete.
Le voci di spesa maggiori (che verranno toccate) sono:
- Pensioni: 261 miliardi
- Dipendenti pubblici: 163 miliardi
- Sanità: 111 miliardi

Prima vennero
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari.
E fui contento perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei.
E stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare.
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Komentar ovog bloga 
Niti bilo tko ovdje još spozna - da iza svega toga stoji klasna zvjer krupnog kapitala, koja je ovladala mentalnim sklopom pauperiziranih masa - da  krumpirište ne može opstati bez krumpirove zlatice.

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