Ieri parte dell’esercito ha provato a rovesciare il governo: ponti bloccati, tv e scali chiusi (leggi)
Poi gli scontri accesi nelle città con 265 morti e il rientro di Erdogan: “Cittadini, restate nelle strade”
Poi gli scontri accesi nelle città con 265 morti e il rientro di Erdogan: “Cittadini, restate nelle strade”
Scenari da guerra civile. Con i militari che tentano la presa del potere, il presidente che fugge ma resiste e il popolo che si schiera dalla sua parte. La notte più lunga della Turchia si è conclusa con il fallimento del golpe tentato da una parte dell’esercito contro Tayyip Erdogan. E con il ritorno del presidente a Istanbul, l’arresto di migliaia di soldati, l’avvertimento: “Pagheranno a caro prezzo questo tradimento”. Dopo ore di bombardamenti e combattimenti a Istanbul e nella capitale Ankara, con i carri armati schierati sui ponti del Bosforo i militari hanno fatto marcia indietro. E questa mattina, mani alzate al cielo, si sono arresi cronaca ora per ora
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