Prima l’aeroporto, poi la metropolitana: Bruxelles è sotto attacco terroristico (leggi l’analisi). Alle otto “due kamikaze” dopo avere “gridato in arabo” si è fatto esplodere nello scalo internazionale di Zaventemdevastando la sala partenze internazionali e uccidendo una decina di persone, mentre altre ottanta sono rimaste ferite gravemente. Un’ora dopo sono scoppiati ordigni in metropolitana, tra le stazioni di MaelbeekSchuman, nel cuore del quartiere che ospita le istituzioni Ue. In questo caso le vittime confermate finora sono una ventina, decine i feriti. Numeri che, però, sono ancora provvisori. In totale negli attacchi di oggi hanno perso la vita 34 persone. Due uomini, scrive Le Soir, sono stati arrestati intorno alle 11.10 “con una certa violenza” davanti alla Gare du Nord (video) e nel pomeriggio è scattata un’operazione della polizia nel quartiere di Schaerbeek. Nel corso delle perquisizioni sono stati ritrovati un ordigno esplosivo con chiodi – contenuti all’interno anche di quelli esplosi all’aeroporto – prodotti chimici e una bandiera dell’Isis.
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Secondo quanto pubblicato dai media belgi, gli inquirenti stanno dando la caccia ad un uomo che appare in unaregistrazione di una telecamera di sorveglianzadell’aeroporto di Bruxelles. Per quanto riguarda invece l’attacco allo scalo, il procuratore federale belga Frederic Van Leuw ha dichiarato che “due dei tre attentatori presumibilmente si sono fatti esplodere” mentre “il terzo è ricercato”. Nella foto diffusa dalla polizia, i kamikaze dovrebbero essere gli uomini che indossano un guanto nero per nascondere il detonatore, mentre l’attentatore in fuga indossa una giacca color crema e un cappello.
L’Isis ha rivendicato la paternità degli attentati, spiegando che ad agire nella capitale belga è stata “una cellula segreta dei soldati del Califfato”. E in un comunicato pubblicato in francese e arabo dall’agenzia Amaq legata al gruppo terroristico si legge:”Promettiamo agli Stati crociati che si sono alleati contro loStato islamico dei giorni bui, in risposta alla loro aggressione contro il nostro Stato. E quello che vi attende sarà più duro e amaro, con il permesso di Allah“. La capitale europea, dove quattro giorni fa è stato arrestato l’ultimo degli attentatori di Parigi, Salah Abdeslam, che stava pianificando nuovi attacchiè blindata paralizzata. L’esercito è in strada e il traffico è fermo per consentire il passaggio delle ambulanze. Metro chiusa, stazione ferroviaria ed aeroporto evacuati, mentre paura e impotenza sono le sensazioni che animano i racconti dei testimoni (leggi). Davanti alla sede della Commissione europea ci sono mezzi militari e soldati e il Parlamento Ue è blindato (leggi). Il livello di allerta in tutto il Paese è stato elevato al livello 4, il massimo. Va ricordato che è ancora latitante il complice di Abdeslam Najim Laachraoui, identificato pochi giorni fa: è l’uomo che secondo gli investigatori ha realizzato le cinture esplosive per la strage del 13 novembre a Parigi. E oggi come allora, la notizia dell’attentato è in apertura dei quotidiani online di tutto il mondo (guarda).
Nell’aeroporto due esplosioni alle 8, devastata la sala partenze internazionali - Nello scalo l’allarme è scattato alle 8: è stata distrutta la sala partenze internazionali vicino ai banchi dell’American Airlines, nel terminal A. Tutti i vetri della struttura sono scoppiati. Inizialmente si era parlato di 11 morti. Le autorità hanno fatto sapere di avere trovato altri ordigni rimasti inesplosi. Alcuni testimoni hanno riferito di aver sentito urla in arabo e spari prima delle esplosioni. L’aeroporto, che è stato dichiarato chiuso fino a nuovo ordine, è stato sgomberato e i passeggeri che erano già in aereo, in attesa di partire, sono stati fatti scendere e sono ora sulla pista. Tutti i voli sono stati sospesi, così come il traffico ferroviario verso lo scalo. Le autorità hanno lanciato un piano catastrofi: i voli saranno deviati su Charleroi. Interrotti anche i collegamenti ferroviari da e per l’aeroporto. Il governo ha convocato il Consiglio di Sicurezza nazionale. Su Twitter ci sono le foto di molte persone a terra.
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“Corpi smembrati, sangue dappertutto” - “Abbiamo visto le persone saltare in aria e poi cadere pesantemente a terra”, “ci sono corpi smembrati ovunque”, “c’è sangue dappertutto”, sono le testimonianze che si leggono su Twitter (guarda lo storify). “Ero nella hall delle partenze, al Gate 10, quando ho sentito la prima esplosione, verso le 7:45 – ha detto Marie-Odile all’AdnKronos – Molte persone si sono messe a correre verso l’uscita. Poi c’è stata una seconda esplosione fra il gate 8 e il 9. Dei pezzi di soffitto sono caduti. E’ scoppiato il panico. Ho visto feriti, ma non gravi”.”Ero nella fila per registrarmi alla partenza e ho sentito un’esplosione. Ho visto il fumo, della gente in preda al panico correre verso l’uscita. C’è stata una seconda esplosione molto più vicina a me”, ha raccontato a Bel Rtl un testimone. “Tutti hanno lasciato l’aeroporto nel panico, la gente ha abbandonato le valigie, le automobili sono state evacuate”, ha proseguito il testimone, aggiungendo che la hall delle partenze era gremita di gente, dato che molti aerei partono la mattina. “Il mio ragazzo è salvo, ma oggi potevo esserci anche io…”, ha raccontato la fidanzata di un addetto alla sicurezza dell’aeroporto. “Ci ho parlato, sta bene. Stava lavorando al controllo bagagli e passeggeri, lo stesso lavoro mio. Ha detto di aver sentito due esplosioni poco prima delle otto, nella zona prima dei controlli di sicurezza. C’era sangue dappertutto. Ha detto di aver visto un grande fucile in terra. Lui si è subito nascosto in una toilette, ma poi la polizia ed i soldati hanno evacuato tutti attraverso i gate di imbarco, verso le piste”.
Ipotesi bomba in una valigia – Nell’aeroporto c’erano sparse a terra le gambe di alcune delle persone rimaste uccise, come se lo scoppio fosse provenuto da un bagaglio vicino. Lo riferisce un dipendente dell’aeroporto, Alphonse Youla, 40 anni, che lavora alla sicurezza bagagli ed è fra i testimoni che hanno riferito di avere sentito un uomo gridare qualcosa in arabo prima delle esplosioni. “Poi il tetto dell’aeroporto è crollato. Ho aiutato a portare cinque morti, con le gambe distrutte, come se la bomba fosse venuta da un bagaglio”, ha raccontato. Secondo l’emittente Vrt, molti degli 81 feriti in aeroporto avevano riportato ferite alle gambe, il che suggerirebbe appunto la possibilità di una bomba in una borsa a terra. Testimoni hanno riferito che la prima esplosione è avvenuta vicino alla banca Belfius, vicino agli ascensori nell’ala sinistra della hall partenze. La seconda esplosione, invece, è stata più forte e più vicina al bar di Starbucks, al centro della hall.
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Testimoni dell’esplosione in metro: “Sapevo da subito che era collegata a Zaventem” - “Ho sentito una forte esplosione, poi all’improvviso fumo dappertutto, abbiamo dovuto aspettare 20 minuti, eravamo stipati nel convoglio, e poi le porte si sono aperte e ci hanno evacuato attraverso i binari, sapevo da subito che era collegato a Zaventem”: è il racconto a caldo di una testimone appena uscita dalla metro di Maelbeek, che si trovava nel convoglio appena dietro quello interessato dall’esplosione. Una passeggera, ancora sotto shock, ha raccontato all’Ansa“Ho sentito una prima esplosione ma non sono riuscita a capire se fosse a bordo di un vagone o alla stazione. Poi ho sentito altri due boati“. “C’era fumo ovunque, panicogenerale. Non si sapeva come uscire. Qualcuno riusciva a mantenere la calma e aiutava gli altri a venire fuori, qualcuno ha iniziato a gridare terrorizzato”. Molti persone sono state evacuate percorrendo i binari della metro fino alla vicinissima stazione di Schumann che è lì vicino. 
Ancora ricercato Najim Laachraoui, che ha realizzato le cinture esplosive per l’attentato di Parigi – Gli attacchi avvengono in una città già in stato di allerta a quattro giorni dall’arresto nella capitale belga di quello che era il terrorista più ricercato d’Europa, Salah Abdeslam. L’uomo, secondo quanto riferito dal ministro degli Affari esteri del Belgio Didier Reynders, progettava altri attacchi in Europa. E resta ancora latitante Najim Laachraoui, il venticinquenne considerato uno dei logisti della strage del 13 novembre, le cui tracce sono state trovate nel covo di Molenbeek. Najim Laachraoui, 25 anni. Secondo i media locali, potrebbe essere il responsabile della realizzazione delle cinture esplosive utilizzate negli attacchi a Parigi. Il suo dna è stato trovato su almeno due cinture: una usata al Bataclan e l’altra allo Stade de France. Nei suoi confronti è stato emesso un mandato di arresto